«Stai attento è un guerriero» e prima che il cugino potesse obiettare, precisò «Un guerriero perché combatte. Una donna guerriero che combatte come una donna. Sono molto pericolose e lei mi sembra esserlo in modo particolare. Le donne vedono il mondo in modo diverso da noi, per loro le guerre, le bandiere, l’onore di un cavaliere non hanno la stessa importanza che per noi. In caso di sconfitta, sorridono al vincitore e per loro non è cambiato più di tanto, alla fine vincono comunque. Per questo quando scendono in campo, sono tanto pericolose, significa che qualcosa ha toccato i loro interessi vitali. Loro non combattono col corpo come noi, ma con la testa. Studiano la situazione, individuano il punto debole, elaborano meticolosamente un piano e colpiscono. Sono più spietate di noi. Credimi, non è una diceria che alle volte una sola donna possa sostituire un esercito. Il loro bel corpo non è che un’armatura, come le nostre, difende e nasconde l’essenziale: la mente. Lei ce l’ha scritto in fronte che appartiene a quel genere di donna, ha deciso di vincere e noi non sappiamo quale guerra e contro chi. Mi dà la sgradevole sensazione di non essere del tutto dalla nostra parte». #fantasy #warrior #donneguerriere #Malus#NicolettaLatteri
Donne guerriere, una considerazione sulle donne guerriere dal mio romanzo Malus due. A parlare è un tribuno dell'esercito dell'Impero, rivolto al cugino Wulfhila un sovrano diseredato, parlano della protagonista.
«Stai attento è un guerriero» e prima che il cugino potesse obiettare, precisò «Un guerriero perché combatte. Una donna guerriero che combatte come una donna. Sono molto pericolose e lei mi sembra esserlo in modo particolare. Le donne vedono il mondo in modo diverso da noi, per loro le guerre, le bandiere, l’onore di un cavaliere non hanno la stessa importanza che per noi. In caso di sconfitta, sorridono al vincitore e per loro non è cambiato più di tanto, alla fine vincono comunque. Per questo quando scendono in campo, sono tanto pericolose, significa che qualcosa ha toccato i loro interessi vitali. Loro non combattono col corpo come noi, ma con la testa. Studiano la situazione, individuano il punto debole, elaborano meticolosamente un piano e colpiscono. Sono più spietate di noi. Credimi, non è una diceria che alle volte una sola donna possa sostituire un esercito. Il loro bel corpo non è che un’armatura, come le nostre, difende e nasconde l’essenziale: la mente. Lei ce l’ha scritto in fronte che appartiene a quel genere di donna, ha deciso di vincere e noi non sappiamo quale guerra e contro chi. Mi dà la sgradevole sensazione di non essere del tutto dalla nostra parte». #fantasy #warrior #donneguerriere #Malus#NicolettaLatteri
